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Ambiente MR: ambiente che circonda lo scanner per risonanza magnetica: in particolare, questa definizione include l’area nella quale il valore limite di campo magnetico è 10 mTesla
Artefatto: distorsione dell’immagine di risonanza magnetica causata da effetti indesiderati di varia natura
Bobine a radiofrequenza (RF): antenne che utilizzate per generare il campo magnetico B1 necessario a far ruotare la magnetizzazione netta degli spin atomici di 90° o 180°. Inoltre, tali antenne rivelano la magnetizzazione trasversale e come essa precede attorno all’asse Z
Bobine di gradiente: bobine che producono i campi magnetici variabili nello spazio e nel tempo necessari alla localizzazione spaziale
Bobine di superficie: solo riceventi, posizionate direttamente sull’area di interesse con forme variabili a seconda della parte da esaminare
Bobine di volume: trasmittenti/riceventi, circondano la parte del corpo che deve essere visualizzata e dovrebbero quindi avere dimensioni più vicine possibile a quelle del soggetto
Campo magnetico statico (B0): campo magnetico non variabile nel tempo e sempre presente anche quando non è in corso nessun esame, l’intensità del quale si misura in Tesla (1.5 T per un classico tomografo per imaging del corpo intero, circa 30000 volte il campo magnetico terrestre)
Campo magnetico terrestre: può essere assimilato al campo prodotto da un dipolo situato al centro della terra e formante un angolo di 11,3° con l’asse di rotazione terrestre. Il valore del campo varia da circa poco più di 20 000 nT (0.2 Gauss) all’equatore ai circa 70 000 nT (0.7 Gauss) delle zone polari. La sua massima intensità è ai poli e la minima si trova all’equatore
Consenso informato: l’accettazione volontaria da parte di un paziente del trattamento che gli viene proposto da un medico
Densità protonica: quantità di protoni per unità di volume (voxel). L’intensità del segnale RM è proporzionale a questa quantità
Effetto proiettile: la forza del campo magnetico statico decresce rapidamente con l’aumentare della distanza da esso producendo un gradiente spaziale che accelera ogni oggetto metallico che si trova in esso, che può così trasformarsi in un pericoloso proiettile
FID (Free Induction Decay): segnale di risonanza magnetica dovuto al decadimento della magnetizzazione trasversa (MT) al cessare dell’impulso RF di eccitazione
Frequenza di Larmor (f0): frequenza di precessione del momento magnetico di spin intorno al campo magnetico applicato. E’ proporzionale al rapporto giromagnetico ed al campo magnetico esterno B0 (f0=γ* B0/2π; es. f0 = 63.85 MHz per Idrogeno immerso in un B0 da 1.5 T)
Gabbia di Faraday: schermo elettromagnetico per l’attenuazione dell’energia; riduce il livello dei campi dei segnali RF al di sotto di una soglia impedendone l’interferenza con il sistema
Gradienti di campo (Bx, By, Bz): campi magnetici variabili nello spazio e nel tempo utilizzati per la localizzazione delle sorgenti del segnale MR e quindi per la ricostruzione dell’immagine finale
Impulso a radiofrequenza (RF): impulso di energia di eccitazione a frequenza pari a quella di precessione degli spin nucleari
Magnete: struttura utilizzata per generare il campo principale di magnetizzazione (campo magnetico statico B0) con alta omogeneità e stabilità; può essere basato su diverse tecnologie (superconduttore, resistivo e permanente)
Magnetizzazione Longitudinale (ML): componente lungo l’asse Z della Magnetizzazione Risultante M
Magnetizzazione Risultante (M): vettore avente direzione e verso pari a quelli di B0 rappresentante l’insieme dei nuclei
Magnetizzazione Trasversale (MT): componente lungo il piano XY della Magnetizzazione Risultante M
Magnete Permanente: magnete realizzato in materiale magneticamente “duro” (es., la magnetite o le ferriti). Tali materiali, durante la loro produzione, vengono sottoposti ad un potente campo magnetico in modo da allinearne la struttura microcristallina interna e renderli magnetici a lungo senza l’utilizzo di energia dall’esterno.
Magnete Resistivo: magnete realizzato in materiale magneticamente “morbido” (es. il ferro), che può essere magnetizzato con delle correnti, ma che perde la magnetizzazione quando tali correnti sono azzerate (per questo vengono anche detti “elettromagneti”).
Magnete superconduttore: costituito da materiale superconduttore che ha una resistenza prossima allo zero a temperature vicine allo zero assoluto (-273.15o C o 0 K) che vengono mantenute grazie all’elio liquido (sostanza criogena)
Mezzo di contrasto: sostanza chimica usata talvolta durante un esame di risonanza magnetica per aumentare il contrasto tra i diversi tessuti di un organo
Phased array: costituiti da più bobine di superficie in parallelo che ricevono il segnale con ritardo di fase prestabilito
Pixel: elemento unitario di un’immagine bidimensionale
Precessione (Moto di): movimento degli atomi di idrogeno risultante dalla loro immersione in un campo magnetico statico che genera una ulteriore rotazione rispetto a quella di spin caratteristica dei nuclei. Può essere paragonato al movimento di una trottola che venga toccata mentre ruota attorno al proprio asse
Quench: procedura di spegnimento del magnete in caso di emergenza (ad esempio nel caso di fuoriuscita di gas criogeni)
Rapporto giromagnetico (γ): costante di proporzionalità tra il momento magnetico ed il momento di spin di un nucleo. E’ una costante caratteristica per un determinato nucleo (es., gamma Idrogeno = 42.6 MHz/T)
Rapporto Segnale/Rumore (SNR): quantità che misura l’entità del rumore sovrapposto al segnale utile
Risonanza: scambio di energia tra due sistemi fisici
Sala consolle: sala adiacente a quella del magnete dove si trova il computer che controlla e gestisce la macchina
SAR (Specific Absorption Rate o tasso di assorbimento specifico): potenza elettromagnetica a RF assorbita per unità di massa da un sistema biologico
Sequenza di impulsi: sequenza di impulsi a radiofrequenza con caratteristiche specifiche a seconda dell’esame da attuare
Sequenze gradient-echo (GE): dipendenti solo da T2*; utilizzate se si vuole rivelare all’interno del tessuto in esame sostanze che aumentino le disomogeneità del campo
Sequenze spin-echo (SE): dipendenti solo da T2; si invia un impulso RF a 180° quando la MT è già in fase di sfasamento
Superconduttore: materiale che non oppone alcuna resistenza al passaggio della corrente elettrica attraverso di esso (non genera alcuna dissipazione). Viene impiegato per la realizzazione di magneti a superconduttore.
Suscettibilità magnetica: proprietà caratteristica dei materiali che ne quantifica il grado di magnetizzazione in seguito all’applicazione di un campo magnetico esterno.
Tempo di eco TE: intervallo di tempo tra un impulso di eccitazione di una sequenza e l’eco risultante utilizzato come segnale MR
Tempo di rilassamento T1: o longitudinale o spin-reticolo, è legato al ritorno alla situazione di partenza della magnetizzazione longitudinale ed è correlabile agli scambi termodinamici che avvengono nel tessuto in esame
Tempo di rilassamento T2: o trasversale o spin-spin, regola l’annullarsi della magnetizzazione trasversale creata dall’impulso RF ed è espressione dei continui scambi energetici tra protoni
Tempo di rilassamento T2* (T2 star): è legato alla perdita di coerenza di fase della MT determinata sia da scambi energetici tra spin e spin che dalle disomogeneità del campo magnetico incontrate dalla MT durante il moto sul piano trasversale XY (T2* < T2)
Tempo di ripetizione TR: intervallo di tempo tra due impulsi di eccitazione in una sequenza
Tesla: unità di misura del campo di induzione magnetica (1 Tesla = 10000 Gauss)
Tomografo RM: macchina deputata alla formazione di immagini di sezioni corporee utilizzando allo scopo il fenomeno della risonanza magnetica dei nuclei
Voxel: elemento unitario di volume
Zona a rischio: zona all’interno della sala del magnete entro la quale l’intensità del campo magnetico statico è compresa tra 10 e 20 mT. La zona a 10 mT è delimitata da una linea bianca
Zona ad alto rischio: zona all’interno della sala del magnete entro la quale l’intensità del campo magnetico statico è compresa tra 20 e 200 mT. La zona a 200 mT è delimitata da una linea blu
Zona paziente: zona all’interno della sala del magnete entro la quale l’intensità del campo magnetico statico è di 200 mT